Booomb è un album vocale. A Cappella. Solo voci. Architetture vocali.

Booomb is a vocal album. A Cappella. Just voices. Vocal Architectures.

--- Italian ---

Booomb usa forme convenzionali per esplorare le possibilità della voce. In questo è deflagrante. “Non è la voce che imita uno strumento musicale, è lo strumento che imita la voce” (Stratos). La voce giù dal piedistallo torna nel palco della vita. La voce è il suono della nostra anima. La voce sperimenta sempre se stessa, è continuo naufragare. Viaggio. Odissea. La voce non può essere piatta, sarebbe malata. Un essere umano sano è come un bambino. Non esistono limiti alla sua voce. Libera di fare qualunque cosa con qualsiasi colore e a qualsiasi volume.

La sperimentazione è parte di noi e della nostra esperienza su questa Terra. La sperimentazione è vita. La vita è l’obiettivo. L’idea. La messinscena teatrale nasconde i meccanismi che le sono necessari. Le tecniche per vivere sono velate dallo scrosciare tumultuoso della vita stessa. Così pure la tecnica vocale, velata dal disco che è vita.

Booomb rompe con l’utopia del prodotto perfetto, rompe con lo studio di registrazione privato della sua voce ambientale e ridotto al silenzio. Non interessano suoni isolati artificialmente per fingere che il rumore, il fruscio non esista. Esso esiste ed è il continuo vociare dell’Universo. La voce dell’Universo è rumore. Ascolta bene. Il Caos contiene infiniti ordini. Per questo motivo i microfoni che hanno catturato Booomb hanno fatto entrare di tutto. Ventole, fruscii, campane, vento, pioggia, neve, fuoco, cani, gatti, uccelli, telefoni. Registrare Booomb in una casetta di legno dalle pareti di 19 mm è quasi come registrare all’aperto. Registrare nel salotto di casa propria senza curarsi di avvertire tutti i propri conoscenti equivale ad invitarli a partecipare al lavoro se ne hanno voglia.

Del resto la voce è anche questo: respiro, schiocco, mucosa, muco, saliva, sfiato, emozione, lingua, rottura, esplosione. Possiamo fingere che tutto questo non esista?

Booomb non è del tutto intonato o perfettamente a tempo. Abita nella nostra Terra ed ecologico. Booomb è figlio di un umano e lo rappresenta. Booomb è un universo di voci imperfette, combinate creano una storia possibile… metafora della nostra società, composta di uomini, composta di voci.

Booomb è anche una storia catastofica rovesciata: arrabbiata, soggettiva, commossa, realista, visionaria. E’ semplicemente un punto di vista, non è importante condividerlo. E’ semplicemente una storia possibile.

---- English ----

Booomb uses conventional forms to explore the possibilities of the voice. This is explosive. “It is not the voice that mimics a musical instrument, it’s a musical instrument that imitates the voice” (Stratos). The voice down from its pedestal comes back in the stage of life. The voice is the sound of our soul. The voice always experiences itself, it’s constant founder. Trip. Odyssey. The voice can’t be flat, it would be sick. A healthy human being is like a child. There are no limits to his voice. Free to do anything with any color and any volume.

The trial is part of us and of our experience on this earth. The trial is life. Life is the goal. The idea. The theatrical staging hides the needed mechanisms. The techniques to live are veiled by the tumultuous roar of life itself. Likewise, vocal technique, veiled from the disk that is life.


Booomb breaks with the utopia of perfect product, it breaks with the recording studio deprived of its environmental voice and silenced. Sounds artificially isolated to pretend that noise, rustle does not exist are not interesting. It exists and it’s the continuous chatter of the Universe. The voice of the Universe is noise. Listen carefully. Chaos contains infinite orders. For this reason, microphones which caught Booomb let in everything. Fans, hisses, bells, wind, rain, snow, fire, dogs, cats, birds, phones. Recording Booomb in a small wooden house with walls of 19 mm is almost like recording outdoors. Recording in the living room of your home without bothering to tell all youracquaintances is inviting them to participate in the work if they feel like it.

Moreover, the voice is also this: breath, pop, mucous, mucus, saliva, vent, emotion, language, rupture, explosion. Can we pretend that all this does not exist?

Booomb is not fully tuned or in perfect time. Lives in our land and ecological. Booomb is the son of a human being and it represents him. Booomb is a world of imperfect voices, combined they create a possible story … a metaphor of our society, composed of men, composed of voices.

Booomb is also a reversed catastophic story: angry, subjective, emotional, realistic and visionary. It ‘s just a point of view, it’s not important to share it. It ‘s just a possible story.